Fin dove può arrivare la discrezionalità politica ?

Le istituzioni sono solo contenitori vuoti il cui funzionamento è legato alla qualità delle persone che, a sua volta, dipende dalle modalità di selezionarle. Purtroppo, in assenza di parametri oggettivi, la selezione è, in larga parte, rimesse alla discrezionalità politica che se ne serve per comprare il consenso. Se chi è insediato al vertice può determinare le carriere e scegliere i direttori, i dirigenti e perfino gli uscieri allora l’affiliazione prevale sulle capacità ed è uno sciocco chi pensa di poter mutare la propria condizione economica perdendo tempo sui libri. Così è pura follia gettare soldi nella scuola e nell’università creando nei giovani l’illusione che il frequentarle serva a qualcosa. Infatti, alla meritocrazia si è sostituita lentamente ma inesorabilmente, una mediocrazia: i mediocri appartenenti prevalgono sui capaci indipendenti. La classe politica incapace di acquisire il consenso attraverso il confronto delle idee, lo compra collocando fiduciari nei punti di transito delle risorse pubbliche o “vendendo” posti di lavoro. Il Paese, quindi, si è impoverito sviluppando un finto capitalismo senza capitale umano. I giovani sono, ormai, rassegnati, strisciano per non inciampare e rinunciano alla propria dignità, sopportando, senza reagire, che un’idiota passi davanti a loro sol perché ha vinto alla lotteria genetica. Non è importante che il personale designato abbia o meno la capacità di ricoprire un ruolo ma il problema è che ad operare la scelta sia la politica. La quale, dovrebbe decidere, ad esempio, quali città collegare ma deve smettere di tracciare il percorso o di nominare il tecnico deputato a farlo. In questo tortuoso intreccio tra tecnico e politico si sviluppano le reti di complicità sulle quali prospera la corruzione. Che si annida nelle pieghe delle modalità di acquisizione del consenso e nella struttura interna dei partiti. Ma se questa classe politica togliesse le mani su ciò che produce clientele come farebbe a garantirsi la rielezione ?

 

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