Art. 10 Legge n. 183 del 12.11.2011

LEGGE  –  12/11/2011 n. 183  –  Gazzetta Uff.  14/11/2011 , n.265

Epigrafe

LEGGE 12 novembre 2011 n.183 (in Suppl. ordinario n. 234 alla Gazz. Uff., 14 novembre, n. 265). – Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilita’ 2012) (1).

(1) Nel Suppl. ordinario n. 242 alla Gazz. Uff., 23 novembre 2011, n. 273, è stato ripubblicato il testo della presente legge, corredato delle relative note (N.d.R.).

La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;

 

Riforma degli ordini professionali e societa’ tra professionisti

Art. 10

1. All’articolo 3, comma 5, alinea, del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148, le parole: «Gli ordinamenti professionali dovranno essere riformati entro 12 mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto per recepire i seguenti principi:» sono sostituite dalle seguenti: «Con decreto del Presidente della Repubblica emanato ai sensi dell’articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, gli ordinamenti professionali dovranno essere riformati entro 12 mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto per recepire i seguenti principi:».
2. All’articolo 3 del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148, dopo il comma 5 e’ inserito il seguente:

«5-bis. Le norme vigenti sugli ordinamenti professionali sono abrogate con effetto dall’entrata in vigore del regolamento governativo di cui al comma 5».

3. E’ consentita la costituzione di societa’ per l’esercizio di attivita’ professionali regolamentate nel sistema ordinistico secondo i modelli societari regolati dai titoli V e VI del libro V del codice civile.
4. Possono assumere la qualifica di societa’ tra professionisti le societa’ il cui atto costitutivo preveda:
5. a) l’esercizio in via esclusiva dell’attivita’ professionale da parte dei soci;
6. b) l’ammissione in qualita’ di soci dei soli professionisti iscritti ad ordini, albi e collegi, anche in differenti sezioni, nonche’ dei cittadini degli Stati membri dell’Unione europea, purche’ in possesso del titolo di studio abilitante, ovvero soggetti non professionisti soltanto per prestazioni tecniche, o per finalita’ di investimento;
7. c) criteri e modalita’ affinche’ l’esecuzione dell’incarico professionale conferito alla societa’ sia eseguito solo dai soci in possesso dei requisiti per l’esercizio della prestazione professionale richiesta; la designazione del socio professionista sia compiuta dall’utente e, in mancanza di tale designazione, il nominativo debba essere previamente comunicato per iscritto all’utente;
8. d) le modalita’ di esclusione dalla societa’ del socio che sia stato cancellato dal rispettivo albo con provvedimento definitivo.
9. La denominazione sociale, in qualunque modo formata, deve contenere l’indicazione di societa’ tra professionisti.
10. La partecipazione ad una societa’ e’ incompatibile con la partecipazione ad altra societa’ tra professionisti.
11. I professionisti soci sono tenuti all’osservanza del codice deontologico del proprio ordine, cosi’ come la societa’ e’ soggetta al regime disciplinare dell’ordine al quale risulti iscritta.
12. La societa’ tra professionisti puo’ essere costituita anche per l’esercizio di piu’ attivita’ professionali.
13. Restano salvi i diversi modelli societari e associativi gia’ vigenti alla data di entrata in vigore della presente legge.
14. Ai sensi dell’articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, il Ministro della giustizia, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico, entro sei mesi dalla data di pubblicazione della presente legge, adotta un regolamento allo scopo di disciplinare le materie di cui ai precedenti commi 4, lettera c), 6 e 7.
15. La legge 23 novembre 1939, n. 1815, e successive modificazioni, e’ abrogata.
16. All’articolo 3, comma 5, lettera d), del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148, le parole: «prendendo come riferimento le tariffe professionali. E’ ammessa la pattuizione dei compensi anche in deroga alle tariffe» sono soppresse.