Il familismo italiano viene da lontano

In Italia tutti “tengono famiglia”

Nel suo secondo gabinetto, De Gasperi riserva a sé, oltre alla Presidenza del Consiglio, il Ministero dell’Interno per rimuovere i prefetti, democristianizzarli o sostituirli con funzionari di carriera scelti tra i fedelissimi suoi e del partito. Ma anche De Gasperi teneva famiglia. Con decreto 11 gennaio 1947, pubblicato sulla G.U. del 13 gennaio, nomina commissario liquidatore del disciolto ufficio centrale per la distribuzione dei cereali il signor Augusto De Gasperi, già presidente della Confederazione dei cooperatori italiani con l’incarico di reperire l’olio. Il fratello del Presidente del Consiglio era anche presidente della Banca di Trento e Bolzano, del Sindacato agricolo industriale di Trento, della finanziaria trentina, della società Pergeo (Perforazioni ricerche geologiche sfruttamento del sottosuolo), consigliere d’amministrazione dell’Elettrocarbonium e della società strumenti di misura Cgs, dell’Associate Carbonifere Termoimpianti (ASTER) dell’Editoriale San Marco e sindaco della società pasta di legno Monteponente

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