Il Paese degli Orticelli

Ogni sciopero viene percepito come un’intimidazione pubblica e, soprattutto, come un attacco ai cittadini-consumatori, come un messaggio autoreferenziale, come una rivendicazione corporativa frutto di un modello egoistico della società. Le singole categorie che difendono esclusivamente il proprio “particulare” sono il segno eloquente che l’Italia è il Paese degli orticelli in cui ciascuno pensa ai figli, solo se sono i suoi, e tutela esclusivamente gli interessi del gruppo di appartenenza a prescindere, e talvolta contro, l’interesse pubblico generale. Manifestano i sindaci, proclamano lo sciopero i distributori di carburante, oggi 27.07 c’è la serrata delle farmacie contro il decreto del governo che individua i nuovi tetti di spesa per la farmaceutica territoriale e per la farmaceutica ospedaliera. Affermano che le norme sulla spending review mettono a rischio il posto di lavoro di 20.000 delle 64.000 persone che lavorano nelle farmacie. Probabilmente hanno ragione, come hanno ragione le altre categorie tutte concordi nell’affermare che gli sprechi sono altrove: il paziente sta per morire ma ognuno pretende che sia un altro a donare il sangue per tenerlo in vita. Se l’appartenenza prevale sul merito il cittadino si sente legittimato a privilegiare gli interessi della sua corporazione rispetto a quelli della collettività.

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