In Italia le infrazioni alle regole sul conflitto d’interessi sono tanto frequenti, diffuse e disattese dai professionisti che il violarle viene percepito come manifestazione di forza e furbizia. Il legame con la politica indebolisce l’indipendenza e l’autonomia del professionista facendone un complice, se non addirittura beneficiario, del mancato funzionamento della giustizia. Nessuno fa più caso agli avvocati che come presidenti di commissione parlamentare propongono le leggi, come parlamentari concorrono alla loro approvazione in Parlamento e come professionisti ne chiedono l’applicazione avanti ai Tribunali. Marco Minghetti nel 1881 scriveva “un male gravissimo viene dagli avvocati patrocinanti i quali siedono nella Camera dei deputati perché quando si presentano al Tribunale per difendere una causa, s’ammantano di un cotale prestigio che suona minaccia o promessa quel giorno che diventeranno ministri. L’intreccio tra l’interesse privato del professionista nello svolgimento di un incarico. professionale con quello pubblico del parlamentare non nasce solo dal fatto che il parlamentare può sollecitare un intervento del parlamento ma anche dal fatto che le prerogative della condizione di parlamentare siano espressamente e pubblicamente utilizzate per trarne vantaggio nell’esercizio di un’attività professionale privata. In questo caso oltre al conflitto d’interesse si crea un vantaggio competitivo che deriva all’avvocato dall’essere parlamentare a danno degli altri avvocati. Infatti, a parità di merito professionale il cliente sarà portato a scegliere un avvocato parlamentare perché quest’ultimo può offrirgli la possibilità di spostare la discussione dalla sede giurisdizionale a quella legislativa”. Così mentre l’esercizio della professione forense non è compatibile con l’attività di amministratore di condominio lo è con attività parlamentare o con la presenza degli iscritti nei Consigli di Amministrazione. E i princìpi ? non sono uguali per tutti ma variano secondo gli interessi di cui si è portatori o secondo i «legami» di cui si dispone.
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