Una politica fuori controllo

Il potere legislativo è un corpo contundente, un’arma impropria nelle mani dei partiti che, subordinati solo a se stessi, non hanno limiti e sanno di non averli. Il Parlamento ormai legifera senza alcun vincolo: contro la Costituzione, contro i diritti fondamentali del cittadino ed in violazione dei diritti umani senza che vi sia alcun meccanismo in grado di interferire o di paralizzarne l’azione. Che razza di stato è quello in cui la politica non ha vincoli ne contrappesi ? E non risponde neppure al corpo elettorale visto che la selezione del personale politico avviene per cooptazione.

Mentre i dittatori del secolo scorso istituivano strutture di comando oggi una banda di mediocri si è infiltrata nelle istituzioni svuotandole, dall’interno eliminando, senza colpo ferire, le strutture di controllo. I poteri, quindi, non si limitano né si controllano a vicenda per cui i cittadini non sono più garantiti dall’abuso di potere e non sono più in grado di affermare i loro diritti. Un tempo esisteva la fustigazione ordinata dal sovrano oggi esiste l’esclusione sociale decretata dalle minoranza organizzata. Ma come si è arrivati a tanto ? Se il cittadino fosse stato catapultato direttamente in questa situazione avrebbe reagito. Ma non è stato così. Si è lentamente ma inesorabilmente neutralizzata la sua capacità di difendersi. Lo si è immerso in una pentola facendo salire piano piano ed in modo quasi impercettibile la temperatura dell’acqua fino a bollirlo senza che se ne accorgesse. Ed ora che manca una classe dirigente la vecchia politica chiede il rientro dei cervelli per metterli nello stesso calderone e bollire anche quelli. Per fortuna la tecnologia e la globalizzazione consentono ai cittadini di cambiare paese ed all’economia di sottrarsi al controllo statale !

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