È la politica, bellezza !

Non esistono al mondo reti televisive che riservino tanto spazio al battibecco dei politici. I quali intervengono su tutto dalla cucina vegana alla vita sessuale dei criceti proponendo soluzioni a problemi che non conoscono. Così con molte galline e qualche galletto si allestisce, a basso costo, un pollaio che confonde il cittadino facendogli perdere di vista il quadro d’insieme. In questa perenne caccia al consenso tra personaggi in cerca d’autore e di visibilità si è perso il confine tra propaganda e pubblicità. Una volta la prima era finalizzata ad influenzare l’opinione pubblica e per questo aveva uno spazio agevolato e ben definito nei mezzi di comunicazione mentre la seconda aveva finalità esclusivamente commerciali. Le differenze non esistono più, visto che i voti, come qualsiasi merce si comprano e si vendono nel mercato politico. L’unica differenza rimasta è l’esimente. Mentre la propaganda, anche quando è menzognera beneficia di un’ormai ingiustificata esimente il nostro codice censura ancora la pubblicità ingannevole. Così la classe politica può, impunemente, manipolare la realtà ed influenzare l’opinione pubblica con l’aiuto di tanti cd giornalisti che dovrebbero rispondere per concorso esterno. La punizione del politico sarebbe la mancata rielezione. Ma poiché questa non dipende dagli elettori ma da chi predispone le liste si rafforza l’idea che il consenso, comunque ottenuto, garantisce l’indulgenza plenaria. E pensare che Wanna Marchi è stata ritenuta socialmente pericolosa ed è stata condannata per la televendita di prodotti dimagranti a base di alghe, innocui per la salute. È la politica, bellezza !

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