Come si compra il consenso ?

Si racconta che Stalin procurasse i rubli ai bolscevichi assaltando le banche ed i treni: era un rapinatore ma almeno correva qualche rischio. Il Consigliere comunale di Castagneto Carducci, versando in difficoltà economiche, ha scelto la via più rischiosa di due rapine a quella più comoda dell’appropriarsi di denaro pubblico. Forse, come sostiene Massimo Fini, si tratta di “delinquenti onesti in una società in cui troppo spesso gli onesti sono delinquenti”. Infatti, chi è insediato al vertice dello Stato impone, per legge, balzelli e li riscuote avvalendosi della forza il cui uso legittimo è nell’esclusiva disponibilità del potere politico. Si pone la questione se sia più rispettabile chi sottrae soldi ai cittadini commettendo un reato o chi lo fa al riparo delle istituzioni ? Forse“non c’è criminale più spregevole di quello che delinque  sotto il manto della rispettabilità. Quando il ricavato dell’imposizione fiscale non viene utilizzato per fini di pubblica utilità, il cittadino la subisce come un’estorsione, si sente legittimato ad evadere e pensa che quanto da lui corrisposto finisca con l’alimentare la corruzione. La lotta all’evasione non si fa dando la caccia all’evasore ma spiegando in modo dettagliato come vengono impiegate le risorse. Ma i politici vogliono usare la spesa per comprare il consenso. E allora ? Girano intorno al problema per non affrontarlo.

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