L’innesto del collettivismo marxista nell’impianto corporativo fascista ha dato vita ad una società organicistica che condanna tutti a un’appartenenza emarginando i giovani ed escludendo tutti quelli che non sono protetti da un padrino o da un gruppo d’interesse. Il quale imprigiona l’individuo dentro «gabbie» associative all’interno delle quali la volontà del singolo si annacqua e si neutralizza. Nessuno, pena l’esclusione, è così sciocco da affermare cose diverse dal suo referente. Ogni categoria, quindi, cerca di accaparrarsi la maggior quota possibile di sovranità per gestirla a vantaggio della propria consorteria. Il rapporto tra la base ed il vertice è intermediato da una politica che non opera al servizio dei cittadini ma degli interessi costituiti ed in funzione del numero degli elettori che ogni categoria è in grado di portare al seggio. Il cittadino conta solo in virtù di un’affiliazione per cui è costretto ad appartenere a qualcun altro. Qualsiasi manifestazione individuale viene considerata come una ribellione all’autorità legittima del gregge. Ma l’appartenenza è l’esatto contrario della cittadinanza. A parole tutti enfatizzano la centralità dell’individuo ma in pratica tutti, osservandolo destreggiarsi tra l’inefficienza della burocrazia e la voracità delle categorie, lo usano come pretesto per moralizzare provvedimenti immorali e per legiferare contro i suoi interessi. A tale spirito è improntato anche il Disegno di legge sulla concorrenza recentemente approvato dalla Camera. Così gli eletti, ritenendo il consumatore più idiota di quanto non sia, hanno avuto l’improntitudine di affermare che la pianta organica e l’esclusiva della vendita dei farmaci di fascia C risponde all’interesse dei consumatori. I quali dovrebbero anche lieti di fare chilometri per comprare un’aspirina. Lo Stato non li tutela affatto ma li affida ai farmacisti in numero sufficiente a garantire un adeguato tenore di vita. Così l’esclusiva sulla vendita dei farmaci di fascia C, pagati in contanti dall’utenza, garantisce ai titolari di farmacia denaro fresco in attesa dei lenti rimborsi delle Asl. Il cittadino, che stupido non è, si sente moralmente autorizzato ad aggirare leggi fatte per danneggiarlo. Si difende come può ma viene considerato un pericoloso sovversivo ! Ma oltre ai cittadini, ad essere penalizzati quanti, pur in possesso dei requisiti, sono costretti ad aspettare pazientemente che qualche evento gli consenta di farlo. Dio non avrebbe creato le pecore se non avesse voluto che le tosassero !
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