Il pesce puzza dalla testa !

Con quale autorevolezza una politica che ha occupato lo stato collocando nei punti nevralgici dell’amministrazione portatori di decisioni assunte dalle segreterie dei partiti può scaricare sulla burocrazia le responsabilità del mancato funzionamento dell’apparato statale ? Parlamentari che brillano per assenteismo e che votano al posto dei colleghi assenti (i cd.“pianisti”) si permettono di censurare il dipendente che chiede al collega di timbrare il cartellino al posto suo. Continua a leggere

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E se abolissimo le tasse e legalizzassimo il pizzo ?

Gli uomini, come scriveva Hobbes nel 1651, “si uniscono nella società e nello Stato per sfuggire alla condizione di precarietà e insicurezza e nella prospettiva di perseguire tali finalità accettano di essere guidati e governati da un’unica volontà”. Lo Stato, quindi, nasce per garantire la libertà e la sicurezza ma in Italia sono, ormai, in molti a ritenere che la nostra organizzazione statale non sia in grado di farlo.  Il diritto di proprietà viene eroso dal mancato funzionamento della giustizia, la libertà d’impresa è ostacolata dall’inefficienza della pubblica amministrazione e la sicurezza è solo un pretesto per tutelare le lobbies dall’invadenza degli abusivi. Continua a leggere

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Quando il legislatore brucia il futuro

E se gli esercenti attività protette costringessero lo Stato, a risarcire gli investimenti fatti per l’acquisto delle licenze ? Da almeno un decennio la politica, legiferando con la testa nell’urna,   alimenta l’illusione che alcune attività possano garantire un reddito ed uno status. Così molti hanno investito nell’acquisto di licenze (taxi, farmacisti) e nell’apertura di studi professionali (avvocati, commercialisti) restando in balia del mercato ora che le regole imbrigliano invece di proteggere. Continua a leggere

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Perché non usare il diritto ?

Quando la crisi morde gli avvocati che hanno già una clientela ed i vertici che hanno la visibilità per acquisirla ostacolano l’attività dei giovani che potrebbero insidiargliela. Così gli ordini, hanno imposto una riforma che, sostituendo la vecchia normativa (art. 7, D.Lgs. Lgt. 23-11-1944, n. 382) secondo cui potevano fissare una tassa annuale “entro i limiti strettamente necessari a coprire le spese dell’ordine”, con l’art. 29 della legge 247/2012 che, incrementando le attribuzioni, da mano libera nel determinare la misura della tassa di iscrizione. Continua a leggere

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Scaltri come faine. Loro se li nominano e noi li manteniamo !

Non è in discussione la professionalità dei componenti del nuovo CdA della Rai ma il fatto che, ancora una volta, sia stato adottato l’intramontabile manuale Cencelli e che sia la politica, a decidere chi abbia le competenze necessarie a guidare le aziende pubbliche. Il punto non è “chi” viene nominato ma “come” ed in base a quale criterio. È difficile che gli incapaci possano valutare le capacità ed è inaccettabile che i migliori possano essere scelti dai peggiori. Continua a leggere

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Concorrenza, Rc Auto e tutela dell’assicurato

Dopo una riforma, emanata nell’interesse degli automobilisti, nel 2010 i premi Rc auto sono aumentati del 25% per gli autoveicoli e di oltre il 35% per i motocicli. Ora contro le modifiche al ddl Concorrenza proposte dai relatori si scagliano le compagnie minacciando “un inevitabile aumento del prezzo delle polizze”. La Commissione giustizia della Camera, bocciando  il Disegno di legge (9.07.2015), chiedeva lo stralcio degli articoli sullo sconto per chi installa la scatola nera il cui costo, a carico del cliente, non è ammortizzabile attraverso lo sconto sulle tariffe e l’eliminazione dell’obbligo di identificare i testimoni sul luogo dell’incidente. Sono le stesse previsioni già stralciate dal Decreto “Destinazione Italia del governo Letta e riproposte in modo pedissequo da Renzi. Continua a leggere

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Ma perché i cervelli dovrebbero rientrare ?

La pubblicità ingannevole è reato mentre sulla propaganda elettorale, che produce effetti più gravi, spesso si sorvola. Si vorrebbe una buona scuola, senza prospettive per chi la frequenta, si parla di cervelli che se rientrassero si troverebbero la strada ostruita dagli imbecilli ma, nel concreto, si prendono provvedimenti solo in funzione del consenso. Sarebbe, invece, importante che le autorità preposte, ammesso che trovino il coraggio, rispondessero su una vicenda che, anche se recente, è passata nel dimenticatoio. Continua a leggere

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Chi è il meccatronico ?

Il progresso tecnologico ha ridisegnato le modalità di esecuzione dei vecchi lavori tradizionali. La sempre maggiore presenza dell’elettronica nelle moderne autovetture costringe il vecchio meccanico ha cambiare il suo modus operandi sostituendo gradualmente cric e chiavi inglesi con computers e tecnologie informatiche. Il Parlamento italiano, quindi, è prontamente intervenuto per ribattezzare il vecchio mestiere di autoriparatore con un nome nuovo e più adatto ai tempi: nasce il meccatronico. Continua a leggere

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Un grande futuro dietro le spalle

La decisione del tribunale di Francoforte, l’ordinanza di quello di Milano e l’esplosione della protesta dei tassisti in Francia contro il servizio Uber stanno lì a dimostrare che non è più possibile irreggimentare i diversi settori economici tutelando gli erogatori del servizio ed ignorando le esigenze dei cittadini che, anche se non organizzati in corporazione, sono in larga maggioranza. In una società complessa, come quella attuale, la tecnologia consente agli utenti di non essere solo soggetti passivi, costretti a corrispondere prezzi eccessivi a fronte di un servizio scadente, ma di poter, essi stessi, trasformarsi in erogatori del servizio. Continua a leggere

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Lasciate perdere la scuola e cercatevi un “padrino”

È scandaloso che in tempi così convulsi il parlamento perda tempo e metta pure la fiducia sulla “buona scuola”. La quale non serve a nulla ed a nessuno ma serve solo a garantire uno stipendio a chi ci lavora dentro. Stolti. Invece di perdere tempo sui libri affiliatevi o cercate un padrino. infatti lavoro e carriere sono merce che si comprano e si vendono al mercato della politica. Basta guardarsi intorno per capire che in Italia non esistono canali oggettivi ed autonomi di accesso agli incarichi. Continua a leggere

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