La Ruspa Esattoriale

C’era una volta un limite al pignoramento dello stipendio o della pensione fissato per lasciare al debitore un margine di sopravvivenza. Il decreto “Salva Italia”(1.10.2012 del Governo Monti) ha imposto che le pensioni confluiscano direttamente ed automaticamente dall’Istituto di Previdenza su un conto corrente che il pensionato è costretto ad attivare. Così Equitalia ha il diritto, e lo esercita con spietata crudeltà, di effettuare il pignoramento non nei limiti di un quinto presso l’ente erogatore, ma dell’intero importo della pensione una volta che questa sia versata sul conto corrente. Continua a leggere

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Affiliarsi per contare !

Mentre nelle democrazie avanzate alla rappresentatività si sta progressivamente sostituendo la partecipazione e alla delega subentra l’intervento diretto reso possibile dalla tecnologia, in Italia si continua a privilegiare un modello sociale che valorizza l’appartenenza, la provenienza e l’albero genealogico. Quando, però, «le appartenenze contano più dei diritti e dei doveri di cittadinanza si riduce il suo tasso di democrazia e le libertà individuali sono cellule tumorali da anestetizzare col pretesto dell’asimmetria. Continua a leggere

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Consenso, Uber Alles

Nel 1903 la Corte Suprema americana chiamata a pronunciarsi sui danni arrecati ad un allevatore dai voli aerei  fissava il principio che “il diritto deve adeguarsi alle nuove tecnologie altrimenti non è più in grado di tutelare nulla”. Ma questo avveniva in America. In Italia, invece, il giudice del Tribunale di Milano, Claudio Marangoni, con un’ordinanza del 25.05.2015 ha disposto, l’oscuramento della app. Uber-Pop su tutto il territorio nazionale per una presunta “concorrenza sleale” perpetrata da……… un’applicazione per smartphone. Continua a leggere

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A proposito di Concorrenza…

Il Disegno di legge sulla concorrenza, in discussione alla Camera, non prospetta una riforma epocale e neppure l’inizio di un’opera di semplificazione visto che si tratta di un testo infarcito di rimandi.che rendono inevitabile un lavoro ad incastro nella fase applicativa. Ma può essere un segnale. Dal testo iniziale, le categorie sono riuscite a cancellare  la vendita dei giornali fuori dalle edicole, le norme sul trasporto pubblico locale e quelle relative al sistema aeroportuale, ancor prima che approdasse in Consiglio dei Ministri (20 febbraio 2015). Il quale ha ulteriormente indebolito il provvedimento, cancellando la parificazione tra taxi ed auto a noleggio con conducente e l’estensione alle parafarmacie della possibilità di vendere i farmaci di fascia “C” quelli, cioè, a totale carico del cliente. Sotto le forche caudine parlamentari passerà Continua a leggere

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Piuttosto che lavorare è meglio fare l’avvocato !

Con un tasso di disoccupazione giovanile che supera la soglia del 43% è audace, se non rischioso, sostenere che l’Italia sia una Repubblica fondata sul lavoro. Sarebbe, forse, più appropriato definirla fondata sulle professioni che si sono alleate col potere politico per vivacchiare di rendita. Così sono cresciuti i mestieranti della politica, veri e propri croupier di questo grande casinò chiamato Italia. Forse, però, il lavoro cui la Carta fa riferimento è solo quello svolto dagli addetti alla produzione e dai dipendenti pubblici, Continua a leggere

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A che ed a chi serve lo Stato ?

Così come congegnato solo a quelli che ci campano sopra.  La tanto condannata evasione fiscale sottrae risorse al circuito vizioso della politica per immetterle in quello virtuoso dell’economia. Forse è tanto vituperata perché impedisce ai politici di mettere le mani sul 100 per cento del Pil.  Secondo un’indagine della CGIA di Mestre un cittadino italiano deve sacrificare il ricavato di 161 giorni lavorativi, cioè più di un terzo dell’anno, per ottemperare alle imposizioni fiscali. Continua a leggere

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A che serve il Viagra ? Anche per comprare il consenso !

Con il disegno di legge sulla concorrenza, presentato il 20 febbraio 2015 il Governo cerca di superare l’ansia da consenso e la paura di non farcela ricorrendo al viagra al medicinale, cioè, che rappresenta larga parte del fatturato dei farmaci di fascia “C”. Per spartirsi il quale, che ha giro d’affari è di oltre 3,2 miliardi di euro, si combatte da anni la guerra tra farmacie e parafarmacie.  Come avevano fatto prima di lui Bersani, nel 2006, e Monti, nel 2012, anche Renzi ha dovuto arrendersi davanti alle solide mura delle farmacie tradizionali, Continua a leggere

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Fin dove può arrivare la discrezionalità politica ?

Le istituzioni sono solo contenitori vuoti il cui funzionamento è legato alla qualità delle persone che, a sua volta, dipende dalle modalità di selezionarle. Purtroppo, in assenza di parametri oggettivi, la selezione è, in larga parte, rimesse alla discrezionalità politica che se ne serve per comprare il consenso. Se chi è insediato al vertice può Continua a leggere

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Come si compra il consenso ?

Si racconta che Stalin procurasse i rubli ai bolscevichi assaltando le banche ed i treni: era un rapinatore ma almeno correva qualche rischio. Il Consigliere comunale di Castagneto Carducci, versando in difficoltà economiche, ha scelto la via più rischiosa di due rapine a quella più comoda dell’appropriarsi di denaro pubblico. Forse, come sostiene Massimo Fini, si tratta di “delinquenti onesti in una società in cui troppo spesso gli onesti sono delinquenti”. Continua a leggere

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Ma c’è qualcuno che si assume le responsabilità senza scaricarle su un altro ?

È molto interessante, oltre che sintomatico di come vengono affrontati i problemi in Italia e dell’abilità delle parti nel “rimpallarsi” le responsabilità, quanto postato il 16 dicembre 2014 da Roberta Calabrò su Mobilitazione Generale degli Avvocati – M.G.A. –

Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che: con nota del 16 novembre 2012, il Ministero della giustizia ha delegato il Consiglio nazionale forense a svolgere attività di indagine, tesa ad approfondire i fatti e le circostanze oggetto della segnalazione di alcuni avvocati iscritti all’ordine di Roma, relativa a presunte irregolarità nella gestione del Consiglio dell’ordine degli avvocati di Roma; gli esiti di tale attività sono stati trasmessi dal Consiglio nazionale forense al Ministero della giustizia con nota, in data 19 luglio 2013, per quanto di competenza del Ministero stesso; con nota del 19 dicembre 2013, il Ministero della giustizia ha invece disposto che per il prosieguo del procedimento fosse il Consiglio nazionale forense ad esprimere preventivamente il suo parere/proposta; in data 28 marzo 2014, il Consiglio nazionale forense ha chiesto al Ministero della giustizia di disporre lo scioglimento del Consiglio dell’ordine degli avvocati di Roma, Continua a leggere

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